Mi abbandonai a quell'incantesimo fino a quando la brezza dell'alba lambì i vetri della finestra e i miei occhi affaticati si posarono sull'ultima pagina. Solo allora mi sdraiai sul letto, il libro appoggiato sul petto, e ascoltai i suoni della città addormentata posarsi sui tetti screziati di porpora. Il sonno e la stanchezza bussavano alla porta, ma io resistetti. Non volevo abbandonare la magia di quella storia né, per il momento, dire addio ai suoi protagonisti. Un giorno sentii dire a un cliente della libreria che poche cose impressionano un lettore quanto il primo libro capace di toccargli il cuore. L'eco di parole che crediamo dimenticate ci accompagna per tutta la vita ed erige nella nostra memoria un palazzo al quale – non importa quanti altri libri leggeremo, quante cose apprenderemo o dimenticheremo – prima o poi faremo ritorno.

giovedì 28 aprile 2011

Impara l'arte e mettila da parte!!

Stasera voglio scrivere qualcosa di diverso e mostrare qualche quadro che mi piace in particolar modo...
Il primo è "Il bacio" di Hayez:

Questo quadro mi ha sempre colpito per la grande sensualità che c'è nell'abbraccio tra i due amanti. Un bacio direi quasi fuggiasco visto che l'uomo con il piede sul gradino sembra che se ne stia andando ( forse fuggendo ) ma nonostante tutto estremamente romantico!!! Ovviamente l'intento di Hayez non è quello di raccontarci una scena d'amore ma di lasciare un chiaro messaggio politico...Ma questo mi interessa meno in questo momento.
Il secondo è "La persistenza della memoria" di Dalì:
Questo è un quadro che è legato in un certo senso alla mia storia: infatti durante l'esame di terza media alla prova orale per educazione artistica portai proprio Dalì con questo quadro riprodotto da me. Direi che in generale non sono un gran pittore ma questo mi venne molto bene con le cere... Solo perchè lo ricalcai alla finestra!!!!! Oltre a questo fatto è comunque un quadro che mi ha sempre colpito per questi orologi "molli"che simboleggiano il tempo della memoria e per questo appaiono fluidi al fine di dimostrare l'elasticità del tempo della memoria stesso rispetto alle ferree regole di quello meccanico... In particolar modo questo quadro rappresenta Port Lligad visto da Dalì in un sogno: per questo il paesaggio e gli oggetti appaiono deformati.
Il terzo quadro è "La vocazione di S. Matteo" di Caravaggio:
In questo caso ho messo questo quadro perchè è uno dei più famosi ma di Caravaggio mi piacciono un po' tutti... Lo so è un po' tetro alle volte e crudo ma i sui dipinti caratterizzati da questi forti contrasti tra luce "radente" e ombra  per mettere in evidenza le figure più importanti mi piacciono da morire.


sabato 23 aprile 2011

Assignmet 6: "Hoc unum scio, me nihil scire".

"So una cosa sola, di non sapere nulla" ( Socrate ). Questa dovrebbe essere la condizione base di qualunque ricercatore che si rispetti ( ma anche di qualunque uomo): quella di ritenersi ignorante nel vero senso della parola, ovvero di non conoscere mai in maniera adeguata un dato argomento. E' da qui che nasce lo stimolo per la ricerca, ritenere che il lavoro fatto non sia completo ma sia solo l'inizio per studi nuovi. In fondo non è stato sempre così?? Quante teorie, almeno nell'ultimo secolo, sono state confutate o completate da ricerche nuove?? Quanti argomenti che noi studiamo sono incerti?? Di quanti se ne sa poco?? Forse risiede proprio in questo il fascino della scienza: che mai e poi mai un argomento va preso per certo ma va guardato sempre con gli occhi di chi si chiede: " Ma sta veramente così??"
Basta dare un'occhiata alle varie riviste scientifiche per vedere che ogni giorno vengono pubblicati articoli che parlano di nuove scoperte o che portano a loro favore tesi che magari sono del tutto discordanti con quelle passate. E' proprio questo il bello!!! La scienza vive grazie al dibattito e al confronto che può nascere dagli studi di gruppi di ricerca differenti. E la cosa interessante di tutto ciò è che mai la conoscenza che avremmo di quel argomento o di un altro sarà veramente completa.
Tutto quello di cui ho parlato fino ad ora è solo una condizione necessaria ma non sufficiente: infatti senza informazione tutto è destinato a morire. Se le scoperte che vengono fatte non sono diffuse e rese accessibili a tutti, la scienza diventa fine a se stessa. E' impensabile ritenerla un lusso per pochi, un bene per un ristretto gruppo di scienziati che vuole gloria e ritenersi superiori ad altri per le sue conoscenze. E' necessario diffondere e anche con intelligenza!! Infatti, in primis, si deve usare un linguaggio che sia comprensibile e adeguato al pubblico a cui tale testo è rivolto: per cui dovremmo usare un certo lessico se parliamo con specialisti o con persone che ne sanno ben poco ( difatti credo che una conoscenza sia tale solo se si sa spiegarla in modo chiaro anche a chi non ci capisce molto ). In secondo luogo deve essere gratis o a basso costo: infatti non tutti possono permettersi di spendere tanto denaro ogni giorno per tenersi aggiornati.
A questo punto proviamo a scendere nel pratico con un servizio web molto utile ai medici: Pubmed.
Per un medico, o che si occupi di ricerca o che faccia il medico di famiglia, è essenziale tenersi aggiornato in quanto questa è una disciplina soggetta a modifiche ogni giorno e in qualunque settore. A tale scopo ci sono molti siti in internet utili e Pubmed è uno di questi. Ci permette di accedere a oltre 20 milioni di citazioni  e in più è stato costruito per essere autuappreso da chiunque nonostante il problema dell' inglese(facilmente affrontabile con un po' di studio).
E' una sorta di motore di ricerca della medicina: infatti inserendo la parola che vogliamo conoscere su search troviamo migliaia di articoli a nostra disposizione. Ovviamente si può pensare che consultare un numero così grande di testi renda la nostra indagine vana: ebbene si possono inserire dei limiti che diminuiscono in maniera considerevole il numero dei testi trovati rendendola molto specifica.
Devo dire che è un servizio utile non solo per gli specialisti ma anche per gli studenti perchè tiene aggiornati, permette di confrontare le varie opinioni su un certo argomento, amplifica le nostre conoscenze e ci può essere utile nello studio... Ma come ogni cosa non si esime da qualche critica. Infatti c'è un punto che mi ha infastidito: il fatto che molti articoli siano a pagamento e a detta del professore alcuni anche cari. Evidentemente ancora non tutti nella società di oggi hanno capito che l' informazione non dovrebbe avere un prezzo e questo può rappresentare un grosso limite per le nostre conoscenze!!

mercoledì 13 aprile 2011

La magia di Barcellona

Stasera racconterò di un libro e di un autore che mi hanno strabiliato e in un certo senso fatto innamorare; quanto meno se quello che scrivo non è esposto benissimo provate almeno a sfogliare quel libro se non lo avete mai fatto, merita veramente!!!!
Tanto per capirci qualcosa vi occorre sapere che questo tizio qui sopra è spagnolo, per l'esattezza di Barcellona, e si chiama Carlos Ruiz Zafon. Ha scritto diversi libri, un po' per ragazzi e un po' per adulti, tutti belli e appassionanti ma un paio di questi sono qualcosa di unico. Diciamo che questi romanzi magici sono tutti ambientati in questa città misteriosa.  E di questi il libro che mi ha colpito di più e che mi ha fatto innamorare del suo modo di scrivere è proprio " L'ombra del vento"... 
La storia si intreccia spesso e volentieri con la città ai tempi del protagonista, in decadenza e distrutta dal franchismo e dalla guerra; sempre raffigurata con toni foschi e sotto una pioggia battente non possiamo fare altro che innamorarci della capitale catalana.
Il racconto che fa di Barcellona è strabiliante: sembra veramente che durante la lettura la si stia visitando; ogni luogo, immagine o persona sembra di averla di fronte, di conoscerla. Quando sono andato in vacanza lì non ho potuto fare altro che essere in soggezione  proprio a causa delle immagini che lui ci ha regalato.
La storia...
Di questa voglio parlare poco per non rovinare la sorpresa a nessuno: c'è solo da dire che è un giallo, una meta narrazione, un romanzo di formazione tutto insieme e che racconta di intrighi e cospirazioni, amori fatali, follia, amicizia, di un " Cimitero dei libri dimenticati" , di un libro appunto dimenticato e di un autore maledetto la cui storia presenta dei parallelismi inquietanti con quella di Daniel Sempere, il protagonista... Insomma un libro che ha tutto per strabiliare....
E poi c'è il personaggio femminile. Si chiama Bea. E anche di lei non ci si può che innamorare... Rossa, occhi verdi, intrigante, che dire... La donna dei sogni.
A questo punto stop, spero di essere stato convincente... forza!!! Mettetevi a leggere questo libro!!!



giovedì 7 aprile 2011

Assignmet 4: scoperta del secolo!!!

Eccoci qua!!! Stasera racconterò al mio vasto pubblico ( -_-' ) qualcosa relativo ai bookmark. Questi servizi sono stati una grande scoperta in quanto ci permettono di salvare in maniera direi indelebile gli indirizzi di pagine web che ci interessano e che magari non riusciamo mai a ricordare. Ma uno si potrebbe chiedere: " Ma non ci pensa già il mio browser a salvarli?? Google Chrome lo fa perfettamente". Già lo fa molto bene però rende i nostri salvataggi accessibili solo a noi e li memorizza solo sul quel computer lì. Questi servizi tipo delicius ci permettono di fare la stessa identica cosa ma diciamo potenziata:
  1. possiamo accedervi da qualunque computer ( basta ricordare quale bookmark hai usato, l'email e la relativa password per accedervi );
  2. li rende pubblichi: certo uno potrebbe obiettare dicendo che si viola la privacy... Ma dove bello mio?? In questa maniera condividiamo informazioni, programmi, interessi , memorizziamo servizi utili a molti e in un certo senso lasciamo qualcosa ai posteri;
  3. ci permette di utilizzare tags: infatti in un eccesso di enfasi uno potrebbe salvare 1000 pagine e dopo qualche giorno non ricordarsi più come ha salvato quella che gli serve proprio in quel momento... Un grosso guaio direi.... Bene con i tags il problema non ci sarebbe... Infatti noi possiamo memorizzare i vari indirizzi con delle parole chiave relative a quel argomento permettendoci di ritrovarle sempre;
  4. ricercando un dato bookmark, delicius non ci mostra solo il nostro ma anche quelli degli altri utenti che hanno taggato alla stessa maniera aumentando il potenziale della condivisione.
Ho iniziato ora a usare delicius senza aggiungere un grosso quantitativo di pagine solo perchè conosco poco il mondo della rete e i siti che visito sono sempre i soliti ma sono sicuro che mi servirà eccome visto la facilità con cui mi dimentico queste cose... E magari mi permetterà di condividere qualcosa con i futuri colleghi...
A questo punto non c'è più niente da dire... Convertiteviiiiiii!!!